La Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo ha dichiarato la ricevibilità della petizione contro il progetto del Passante di Bologna presentata dai Comitati, raccomandando inoltre un approfondimento a cura della Commissione dell'Unione Europea. La Commissione PETI, esaminata la nostra documentazione, l'ha dichiarata ricevibile in quanto materia di interesse e competenza della UE e con la richiesta di informazioni alla Commissione della UE avvia il primo passo di una istruttoria, nel merito, dei nostri rilievi.Ricordiamo che il progetto di potenziamento in sede dell'asse tangenziale-autostrada di Bologna è stato recentemente oggetto di un esposto all'ANAC per la presunta violazione del codice degli appalti, nonché di una richiesta di moratoria da parte dell'Ordine dei Medici di Bologna per le gravi conseguenze che il progetto può avere sulla salute umana. A questo si aggiungono i rilievi mossi dal Comune di Bologna, dall'ARPAE Emilia-Romagna, dalla AUSL di Bologna, dalla Società Aeroporto Bologna e dalla società Bologna Fiere.L'opposizione dei cittadini, le perplessità di importanti istituzioni e ora anche l'interessamento della Commissione Europea rafforzano la nostra richiesta alle Istituzioni firmatarie di annullare l'Accordo del 15 aprile 2016. L'azione dei Comitati e dell'Associazione A.MO Bologna continuerà in tutte le sedi istituzionali e giudiziarie per bloccare un'opera evidentemente inutile, dannosa e anacronistica.Segue il testo della comunicazione della Commissione PETI sulla Petizione al Parlamento Europeo.Petizione n. 1432/2016, presentata da C.M., cittadina italiana, sulla realizzazione del progetto denominato "Passante di Bologna"La firmataria denuncia il progetto, annunciato dalle autorità italiane, di procedere alla realizzazione dell'ampliamento dell'asse stradale tangenziale-autostrada transitante nella città di Bologna. La realizzazione di quest'opera comporterebbe un ulteriore aumento del traffico veicolare privato transitante nell'agglomerato di Bologna, il che potrebbe pregiudicare la già precaria qualità dell'aria nella città con grave nocumento per la salute dei cittadini. Secondo la firmataria, il progetto è stato posto all'attenzione dei cittadini in modo inadeguato e non conforme ai dettati della Convenzione di Aarhus e delle direttive comunitarie in materia. Inoltre si rileva una difformità tra gli atti di pianificazione messi in opera dalle autorità ai fini del miglioramento della qualità dell'aria e quelli relativi all'assetto delle infrastrutture trasportistiche. La firmataria, preoccupata per l'impatto del progetto sulla salute dei cittadini, chiede quindi l'avvio di un'indagine approfondita in materia.Informazioni
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